Incantesimo
Se, al tuo scrittoio, metti da parte il lavoro,
prendi giù un libro, cerchi questi versi
e leggi che io sto lì in ginocchio, l’orecchio
contro il tuo petto dove i muscoli
si inarcano come grossi tomi che si aprono, in curve
di gabbiani, attraverso le onde sonore del tuo cuore,
e che mi passi le dita fra i capelli,
sfilando dalla massa ribelle ciocche
sottili come segnalibri di seta scarlatta,
e mi accarezzi le guance come se lisciassi
veline tra rigide illustrazioni,
e mi tiri verso di te
per leggermi solo negli occhi, vedrai,
argentato e monocromo, te stesso,
seduto al tuo scrittoio, prendere giù un libro,
cercare questi versi, e allora, amore,
non saprai chi di noi due legge
ora, chi scrive, e chi è scritto.
Spell
If, at your desk, you push aside your work,
take down a book, turn to this verse
and read that I kneel here, pressing
my ear where on your chest the muscles
arch as great books part, in seagull curves,
bridging the seasounds of your heart,
and that your hands run through my hair,
draw the wayward mass to strands
as flat as scarlet silk-thread bookmarks,
and stroke my cheeks as if smoothing
back the tissue leaves from chilly,
plated pages, and pull me near
to read my eyes alone, then you shall see,
silvered and monochrome, yourself,
sitting at your desk, taking down a book,
turning to this verse, and then, my love,
you shall not know which one of us is reading
now, which writing, and which written.
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Poesia per un uomo privo di olfatto
La presente solo per informartiche la linea più marcata dell’incavo della mia mano
ha l’odore di un vecchio banco di scuola,
coi nomi intagliati e profondi, lisi dal sudore;
che sotto lo spruzzo del mio profumo costoso
le mie ascelle emettono una nota di basso, forte
come il bum di un palmo sopra a un tamburo;
che l’impeto umido della mia paura è tagliente
come il sapore di un pezzo di ferro d’inverno
sulla lingua calda di un bambino; e che a volte,
con la brezza, i delicati capelli che ho sulla nuca,
proprio in quel punto dove, chinando il capo, potresti
esitare e sfiorarli con le labbra,
trattengono un profumo delicato e deciso
come una flotta di navi di origami, pronte a salpare.
(Traduzione di A. Laura Imondi)
POEM FOR A MAN WITH NO SENSE OF SMELL
This is simply to inform you:
that the thickest line in the kink of my hand
smells like the feel of an old school desk,
the deep carved names worn sleek with sweat;
that beneath the spray of my expensive scent
my armpits sound a bass note strong
as the boom of a palm on a kettle drum;
that the wet flush of my fear is sharp
as the taste of an iron pipe, midwinter,
on a child’s hot tongue; and that sometimes,
in a breeze, the delicate hairs on the nape
of my neck, just where you might bend
your head, might hesitate and brush your lips,
hold a scent frail and precise as a fleet
of tiny origami ships, just setting out to sea.
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