domenica 29 maggio 2011

La poesia della domenica

Emily Dickinson

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.


Water, is taught by thirst.
Land - by the oceans passed.
Transport - by throe -
Peace - by it's battles told -
Love, by memorial mold -
Birds, by the snow.


 

domenica 15 maggio 2011

sabato 14 maggio 2011

Mal comune è davvero mezzo gaudio?

Negli ultimi mesi andare al lavoro mi pesa tantissimo. Mi sono spesso interrogata sulle motivazioni di questo fastidio crescente nei confronti di un'attività, che presa in sé, neanche mi dispiace tanto fare, e sono arrivata alla conclusione che non è il lavoro a pesarmi, ma il contesto demotivante, l'organizzazione farraginosa e disincentivante, il clima lavorativo deprimente. Credevo fosse una specificità della mia azienda, invece sul blog Italiansinfuga trovo un'intervista che mi fa pensare che sia una caratteristica abbastanza diffusa  del mondo del lavoro italiano:


D. - Com’è il mondo lavorativo in Germania? Ci particolari differenze rispetto al nostro Paese?

R.- Se consideriamo il lavoro d’ufficio, i carichi da sostenere sono complessivamente inferiori: c’è maggiore efficienza grazie alla tecnologia più avanzata, e la comunicazione tra i reparti è migliore. C’è anche più meritocrazia, ma le conoscenze o le simpatie di certo non guastano… Bisogna comunque sempre fare un distinguo tra i lavoratori tedeschi e gli stranieri, non solo per la conoscenza della lingua, ma anche per il modo di interpretare il lavoro e di gestire i clienti. Sotto questi punti di vista i tedeschi, in molte attività, sono decisamente favoriti.

La poesia di una notte in cui mi attende la natura grande

Fiorire- è il fine- chi passa un fiore
con uno sguardo distratto
stenterà a sospettare
le minime circostanze
coinvolte in quel luminoso fenomeno
costruito in modo così intricato
poi offerto come una farfalla
al mezzogiorno-
Colmare il bocciolo-combattere il verme-
ottenere quanta rugiada gli spetta-
regolare il calore-eludere il vento-
sfuggire all'ape ladruncola
non deludere la natura grande
che l'attende proprio quel giorno-
Essere un fiore, è profonda
responsabilità.

Emily Dickinson

Il conformismo e il consumismo

"Al potere, come ci ricorda Nietzsche, interessa una società conformista, più facile da governare di una società  che, per effetto della cultura, pensa, e spesso è critica. La storia del Novecento, con i suoi fascismi, nazismi e comunismi, ha offerto truci e tragici esempi di società conformiste perché conformate col terrore. Società che poi sono crollate perché alcuni individui che le componevano intravidero anche altre forme di vita possibili, rispetto a quella dai regimi imposta, da conquistare anche al prezzo della vita. 
Oggi il conformismo non ha bisogno di quei mezzi truci e violenti per imporsi. Perché altre figure come l’egemonia della tecnica e l’egemonia del mercato impongono regole che non possono essere trasgredite, pena l’emarginazione economica quando non addirittura sociale. Questo conformismo, che neppure ha bisogno della violenza per imporsi, prende il nobile nome di “sano realismo”, per cui è “realistico” accettare senza esitazione qualsiasi lavoro precario, anche di breve durata, perché questo è quanto offre il mercato, divenuto il generatore simbolico di tutti i valori (non solo economici).
Sorge a questo punto la domanda [...]: "Ma i fini dell'economia sono anche i nostri fini?" . Evidentemente no, ma dopo che da decenni il mondo dei media che vive di pubblicità e quindi di prodotti da consumare, ci ha per suaso che non si dà altra economia che non sia quella della produzione e del consumo, dove al limite bisogna produrre non solo i beni ma anche i bisogni, se di beni siamo ormai saturi, che spazio resta a chi non vuole conformarsi a questa legge che, avendoci così persuaso, ci ha reso suoi alleati e quindi docili all'adattamento e al conformismo da essa previsto?"
Umberto Galimberti

domenica 8 maggio 2011

Festa della mamma e maternità

"Credo che tutte le donne possano aspirare al titolo di madre, se lo desiderano.

Personalmente non ritengo che una madre sia definita dal fatto che abbia procreato o meno, o dalla presenza fisica di un bambino, cresciuto o meno.

L'istinto materno si trova in modo diverso nelle donne e può essere diretto verso cose diverse.

[...]

Una madre è una donna che ama senza fine,
che aiuta o guida qualcuno o qualcosa
anche se questi proprio non collabora
fino alla fine;
talvolta
anche oltre".


Traduzione "libera" di una bellissima nota di Clarissa Pinkola Estes:


I believe all women have claim to the title of mother, if they wish to be.

I personally dont think a mother is decided by whether she gave birth yes or birth no, not by the physical presence of a child, grown or otherwise.

The mothering instinct is different in women in different ways, and aimed toward different things.

It's a strange cultural blindness that we are taught that a mother is only so by one narrow definition, or 'only real' if she fits that narrow trope.

A mother is a woman who loves endlessly,
who helps and guides someone or something,
even if and when it will not exactly cooperate
til later;
sometimes
much later.

A mother engages when she can
and does so for a duration.
She uses
her heart sense and her common sense
to shelter whatever is vulnerable.

As i was flying over the earth
one night, I saw there were actually
many child souls on earth
in the guise of creatures, loyal dogs,
endearing
cats, and other creatural children,
and that many of them are
in the shelter of human mothers also.

There are women who are mothers
to their own faithful work in helping
the needy and the lonely,

There are women who have become mothers
to grown adults who are not their blood,
but who are their soul relatives, nonetheless.

Also, in Spanish and Latino culture, we call
each other comadres:
This means I am your mother, you are
my mother, we are related in blood love. 

Sometimes a woman is a mother
to great service to the world,
and she give birth to ideas with longevity.

Sometimes a woman is mother
to things that pass most people by...
I think of a woman whose name I do not know,
one tiny old woman I see every spring,
wobbling heedlessly into car traffic
hoisting her watering can
that bangs against her legs as she labors forth....
just to reach a small flower patch
she guardds in the median strip
on a busy highway.
Mother of the flowers in no-man's land.
She is a dear and holy mother also.

So for all the mothers,
whose children may vary drastically
in looks and in need,

Blessed Mother's Day,
you are definitely one
of the mothers amongst us.

and with a mother's and grandmother's love for all the mothers and grandmothers and great grandmothers, all the angel mothers, all our angel children of many shapes and forms, 

dr.e
dr.clarissa pinkola estés

domenica 1 maggio 2011

Buon Primo Maggio, Festa del Lavoro!

Costituzione Italiana

Art. 1 - L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro...


Art. 4 -  La Repubblica riconosce  tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Mi sembra bello e importante festeggiare questa giornata, dedicata a un aspetto imprescindibile della vita di tutti noi, sia che siamo lavoratori, che lo siamo stati, che lo saremo, che lo vorremmo essere, che siamo stati costretti a non esserlo più...

Per quanto mi riguarda, il lavoro e questa giornata rappresentano un aspetto importante della mia vita  sociale e anche molto più strettamente personale: il lavoro, sul quale è fondato il nostro essere italiani; il lavoro dal quale spesso dipende ed è plasmata la nostra stessa esistenza e quella della nostra famiglia; il lavoro che per me negli ultimi anni è stato croce e delizia, causa di notti insonni e mal di stomaco  ma anche di qualche piccola o grande soddisfazione umana e materiale.
E poi, last but not least,  questo blog ha preso vita proprio un Primo Maggio!

Buon Primo Maggio a tutti!!
--------------------
--------------------

E per ritrovare la marcia giusta della nostra vita, ecco, da Vivere con Lentezza di Bruno Contigiani:

I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in
ascensore)
4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...
5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città
7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
14)Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.
 
... e i 7 comandalenti in cucina
 
1) Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!
2) La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un'ottima scelta per controllare colesterolo e peso.
3) E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
4) Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l'olfatto, il gusto ... anche l'udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).
5) Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.
6) Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.
7)Non precipitiamoci ... il cinema, la lavastoviglie, l'ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano