sabato 30 ottobre 2010

La primavera intanto tarda ad arrivare





Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare....



In questo brumoso autunno, però, forse qualche segnale di desiderio di sole, di primavera, di rinascita, di amore si intravvede.
Almeno, io credo di intuirlo da segnali piccoli ma rincuoranti, come quello che credo di leggere nel fatto che in questi ultimi giorni tre blogger che seguo, anzi più precisamente due blogger e una poetessa, GiorgioPaolo e Francesca Pellegrino, dedicano tutti contemporaneamente un post (una poesia) all'amore, ognuno secondo le specificità del proprio blog, ma tutti e tre molto belli e interessanti. Negli stessi giorni, curiosamente,  molti visitatori arrivano sul mio blog digitando nei motori di ricerca L'amore fa.  Sono solo coincidenze significative?
 
 

martedì 26 ottobre 2010

Money money!

Torno sul tema del denaro, ma questa volta il livello della riflessione è molto più basso e concreto!
Però quanto è  brava Meryl Streep!


domenica 17 ottobre 2010

In difesa del silenzio

Le parole possono far male, possono ferire, sono mine, cariche esplosive!
...
Le parole, però, possono curare

(ecco, non mi piacciono i dogmi, le verità assolute e incontrovertibili)



Le tue parole fanno male,
sono pungenti come spine,
sono taglienti come lame affilate
e messe in bocca alle bambine,
possono far male, possono ferire, farmi ragionare sì.
ma non capire, non capire!
Le tue ragioni fanno male,
come sei brava tu a colpire!
Quante parole sai trovare, mentre io non so che dire...
Le tue parole sono mine,
le sento esplodere in cortile,
al posto delle margherite, ora
ci sono cariche esplosive!
Due lunghe e romantiche vite divise...
...da queste rime.
Le tue labbra stanno male, lo so,
non hanno labbra da mangiare,
oh ma la fame d'amore la si può
curare, dannazione! Con le parole,
sì, che fanno male, fanno sanguinare,
ma non morire!
Ah!Le tue parole sono mine,
le sento esplodere in cortile,
al posto delle margherite, ora
ci sono cariche esplosive!
Due lunghe e romantiche vite
due lunghe e romantiche vite!
Due lunghe e romantiche vite divise...
... dalle parole!

La poesia della domenica in cui rompo il silenzio

Kari Hotakainen

Voglia di viaggio

Quando ti metti in viaggio, porta
gli stivali alti,
argilla, sabbia, terra,
tutto ciò di cui avrai
bisogno
durante il cammino.
E ricorda la cartina

per accenderla nelle notti buie.
Non annunciare la tua partenza
in modo che i vigliacchi
non si affollino davanti a casa tua sbadigliando:
posso venire anch’io, posso venire con te?
Non metterti in viaggio
per cercare te stesso,
per perderti,
come se fossi già
uno zaino vuoto, un materassino
una tazza senza manici
nella quale il turista defunto
sgancia dal cielo
i pezzi della moto.

Traduzione di Antonio Parente