Io non so se l’amore sia una guerra o una
tregua, non so se l’abbandono d’amore
sia una legge che la vita cuce fino al
ricamo finale.
Io non so spiegarmi l’imperturbabilità
di Dio, e non mi spiego di non udire il
suo grave lamento, il suo urlo di collera o
d’amore, e non so vederlo che sono in cecità
ma vorrei sentirlo almeno piangere come piango io
guardando le facce indolorate, guardando le
facce con grave malattia terrestre,
io non so invocarlo né bestemmiarlo che
è troppo nella sottrazione e troppo
astratto per i miei chili umani.
tregua, non so se l’abbandono d’amore
sia una legge che la vita cuce fino al
ricamo finale.
Io non so spiegarmi l’imperturbabilità
di Dio, e non mi spiego di non udire il
suo grave lamento, il suo urlo di collera o
d’amore, e non so vederlo che sono in cecità
ma vorrei sentirlo almeno piangere come piango io
guardando le facce indolorate, guardando le
facce con grave malattia terrestre,
io non so invocarlo né bestemmiarlo che
è troppo nella sottrazione e troppo
astratto per i miei chili umani.
3 commenti:
Splendidi questi versi...e amari.
Ma non avrai risposta, nessuno saprà mai il suono della voce di Dio, nè potrà sentire quel soffio che abbraccia, e rassicura.
Li sapremo credo, se torneremo ad amare, e a ridere..
Abbracci.
molto bello entrare qui da te stasera.
mi piace carotenuto
e da anni scopro sempre qualcosa guardando film rosso
Dio?
Viene scomodato troppo facilmente...e il pianeta qui piange.
Grazie :)
@desaparecida: grazie per essere passata e avere lasciato una traccia!
@monteamaro & desaparecida: i vostri commenti mi hanno fatto tornare in mente una poesia di Cesare Viviani, adesso la posto.
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