lunedì 24 agosto 2009

Ricerca sulla "Time Poverty": toh, le madri sono sistematicamente svantaggiate.....

Un articolo del Corriere della Sera odierno riassume e analizza i dati emersi da una recente ricerca diretta da Robert Goodin («Discretionary Time», Oxford University Press) sulla sindrome della "Time Pressure", ovvero la costante pressione da mancanza di tempo da cui ci sentiamo tutti costantemente afflitti: "la sindrome della time pressure è in larga misura frutto di decisioni individuali, che ci spingono a fare molto di più di quanto non sarebbe strettamente necessario". Insomma, se le madri lavoratrici corrono e si affannano tutto il giorno, la colpa sarebbe solo della loro ambizione e cattiva gestione del tempo?

Eh no! Troppo semplice accollare alle donne anche questa responsabilità!

Infatti anche la stessa ricerca ammette che "Quando si hanno dei figli il tempo a disposizione si riduce drasticamente, dato che aumentano le ore indispensabili al loro accudimento. Stante la persistente asimmetria nella divisione del lavoro fra padri e madri, queste ultime sono poi sistematicamente svantaggiate, soprattutto se occupate. I dati segnalano che le madri sole e quelle divorziate sono le figure sociali di gran lunga più vincolate nell’uso del proprio tempo di vita".

E allora dov'è il "frutto della decisione individuale", quando poi sei costretta a farti carico da sola dell'accudimento e dell'educazione dei figli, per defomazione culturale e per mancanza di servizi sociali?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Decisamente una ricerca i cui risultati sono a dir poco idioti e diciamo anche maschilisti. Abbraccio giò