Ogni tanto seguo il blog Nonsolomamma, in cui una gironalista racconta con grande ironia e senso dell'umorismo le sue peripezie di donna-madre-moglie-lavoratrice intenta a far convivere i suoi molti ruoli e i loro inevitabili conflitti. Nonsolomamma è anche diventato un libro.
Lo trovo una lettura piacevole e divertente.
Mi sono però spesso chiesta se ridere delle peripezie di Elastigirl non sia un modo facile di banalizzare la situazione femminile e evitare di riflettere seriamente sul problema che c'è dietro alle mille contorsioni delle donne italiane: rigida divisione dei ruoli, carenza di strutture sociali di supporto, tempi di lavoro poco flessibili, scarsa sensibilità e attenzione alla conciliazione:
"Di elasti-mamme ce ne sono milioni. È l'ambiente, a volte ostile, che le crea. Per essere una mamma elastica bisogna avere compagni latitanti, lavori e figli impegnativi, ménage sgangherati, casa sempre in disordine, capelli a carciofo, stanchezza cronica e nemmeno un minuto per mettersi la crema idratante." (dall'intervista a Claudia de Lillo su Infinitestorie.it)
Cosa si può fare, cosa si sta facendo per migliorare lo stato delle cose?
Cosa si può fare, cosa si sta facendo per migliorare lo stato delle cose?
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