domenica 9 gennaio 2011

Le poesie di una domenica piena di scintille.

Sì, domenica mogia e nervosa, perché a nessuno di noi domani va di riprendere il lavoro, la  scuola, la normalità...

Vincenzo Cardarelli

Il sonno della vergine

Fu varcata una sera con tua madre
la soglia della tua stanza,
o vergine scontrosa,
e ti vidi dormire.
Stavi lì, sul tuo letto, supina,
immobile e senza respiro,
finalmente domata.
Nulla d'angelico era in te che dormivi
senza sogni, senz'anima,
come dorme una rosa.
E un po' del tuo colore
se n'era andato.
Chiuso il volto, rappreso
in un sonno lontano
e gonfio d'occulto fermento,
lievitavi dormendo, come un tempo
nel grembo materno.
E io vidi, fanciulla,
il tuo sonno stupendo.

.-.-.-.-.-.-.
Gabbiani
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca

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