domenica 30 gennaio 2011

La poesia di una domenica passata alla faticosa ricerca dell'equilibrio

Eugenio Montale

Felicità raggiunta

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto di un bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

lunedì 24 gennaio 2011

Se l'amore è un gioco....

Gioconda Belli

Regole del gioco per gli uomini che vogliono amare donne donne

L’uomo che mi ami
dovrà saper aprire il velo della pelle,
scoprire la profondità dei miei occhi
e conoscere quello che si annida in me,
la rondine trasparente della tenerezza.

L’uomo che mi ami
non vorrà possedermi come una mercanzia,
né esibirmi come un trofeo di caccia,
saprà stare al mio fianco con lo stesso amore
con il quale io starò al suo.

L’amore dell’uomo che mi ami
sarà forte come gli alberi di ceibo,
protettivo e sicuro come quelli,
limpido come una mattina di dicembre.

L’uomo che mi ami
non dubiterà del mio sorriso
né temerà l’abbondanza dei miei capelli,
rispetterà la tristezza, il silenzio
e con carezze toccherà il mio ventre come chitarra
perché sgorghi musica ed allegria
dal profondo del mio corpo.

L’uomo che mi ami
potrà trovare in me
l’amaca dove riposare
il pesante fardello delle sue preoccupazioni,
l’amica con cui dividere i suoi segreti più intimi,
il lago dove nuotare
senza paura a che l’ancora del compromesso
gli impedisca di volare quando gli succeda d’essere uccello.

L’uomo che mi ami
farà poesia con la sua vita,
costruendo ogni giorno
con lo sguardo posto al futuro.

Però, sopra ogni cosa,
L’uomo che mi ami
dovrà amare il popolo
non come una parola astratta
estratta dalla manica,
ma come qualcosa di reale, concreto,
al quale rendere omaggio con azioni
e dare la vita se è necessario.

L’uomo che mi ami
riconoscerà il mio viso nella trincea
ginocchio in terra mi amerà
mentre spariamo insieme
contro il nemico.

L’amore del mio uomo
non conoscerà la paura del darsi,
né temerà scoprirsi alla magia dell’innamoramento
in una piazza piena di gente.
Potrà gridare – ti amo -
o mettere striscioni dall’alto delle case
proclamando il suo diritto a sentire
il più bello e umano dei sentimenti.

L’amore del mio uomo
non fuggirà dalle cucine,
né dai panni del figlio,
sarà come un vento fresco
portando via tra le nubi del sogno e del passato,
le debolezze che, per secoli, ci hanno tenuti separati
come esseri di distinta statura.

L’amore del mio uomo
non vorrà definirmi o etichettarmi,
mi darà aria, spazio,
alimento per crescere ed essere migliore,
come una Rivoluzione
che faccia di ogni giorno
l’inizio di una nuova vittoria.

tr. it. di Gennaro Carotenuto 

giovedì 20 gennaio 2011

Un'iniezione di felicità

Per le giornate in cui ci sentiamo tristi, infelici, o anche solo un po' più giù del solito.



I disegni sono tratti dal libro Be Happy. Il piccolo libro della felicità di Monica Sheehan; la musica, di Pasquale Catalano,  è tratta dalla colonna sonora di Mine vaganti.

domenica 16 gennaio 2011

America e sindacato

Barbara Ehrenreich, sociologa, femminista, giornalista, mossa da sensibilità sociale e interesse scientifico, per un paio di anni ha cercato di vivere, o meglio sopravvivere, come fanno milioni di americani che quotidianamente si arrabattano con lavori a basso salario. Da questa esperienza è nato il brillante reportage  Nickel and Dimed, tradotto anche in italiano: Una paga da fame. Come (non) si arriva a fine mese nel paese più ricco del mondo.
Il libro è una lettura interessante e lo stile brioso e ironico dell'autrice non evita pesanti riflessioni sociali.

In questi giorni in cui le note vicende della FIAT e della FIOM hanno provocato numerosi dibattiti sul ruolo e la funzione di un sindacato moderno, trovo particolarmente interessante la lettura dell'episodio in cui Barbara, durante l'addestramento di gruppo per essere inserita a lavorare come commessa a Wal Mart, viene tra l'altro istruita sul ruolo dei sindacati:

Il tema della conflittualità interna. peraltro superabile "con una mentalità retta e con un atteggiamento positivo", prosegue nel video intitolato Hai scelto un gran bel posto di lavoro, della durata di dodici minuti. In questo video diversi collaboratori testimoniano del "clima da grande famiglia per il quale Wal-Mart è famoso", lasciando intendere che in un posto del genere i sindacati non servono.Un tempo, molto tempo fa, i sindacati svolgevano, sì, un ruolo importante nella società americana, ma oggi "non hanno più molto da offrire ai lavoratori", i quali infatti li abbandonano "a frotte". Wal-Mart fiorisce, i sindacati declinano: tirate un po' voi le conclusioni.Ma, attenzione, "Wal-Mart è da sempre nel mirino dei sindacati". Perché? Perché le quote d'iscrizione fanno gola, è ovvio.Pensate però agli svantaggi di chi si iscrive a un sindacato: innanzitutto perde il denaro della quota di iscrizione, che ammonta a 20 dollari al mese, "a volte molto di più"; in secondo luogo, "perde la propria voce", perché il sindacato pretende di parlare per lui; infine, perde salario e benefici, che vengono "giocati sul tavolo delle trattative". C'è di che stupirsi, lascia intendere il video (e secondo me alcuni dei più giovani tra i presenti a questo punto saranno d'accordo), che i sindacalisti, questi nemici dei lavoratori, questi sfacciati estorsori, possano girare impuniti per il paese! (pag. 102)




Ancora di Barbara Ehrenreich, Smile or Die, un video critico nei confronti dell'ideologia narcotizzante del pensiero positivo:

sabato 15 gennaio 2011

La poesia in anticipo



Patrizia Cavalli

Qualche volta un silenzio può essere
apparenza di più vasti pensieri
che non possono aprirsi
alla cadenza di una voce giornaliera.
ma questo non è il tuo caso
cara mia:il tuo caso è soltanto
totale mancanza di allegria.

mercoledì 12 gennaio 2011

Una piccola idea per una grande rivoluzione

Sembra una geniale provocazione, ma credo che Arianna Huffington abbia davvero ragione: la qualità della nostra vita sarebbe migliore se dormissimo di più. Sicuramente vale per me, in questo momento più che mai.

Grazie a Vivere con lentezza per avere proposto questa conferenza!

domenica 9 gennaio 2011

Le poesie di una domenica piena di scintille.

Sì, domenica mogia e nervosa, perché a nessuno di noi domani va di riprendere il lavoro, la  scuola, la normalità...

Vincenzo Cardarelli

Il sonno della vergine

Fu varcata una sera con tua madre
la soglia della tua stanza,
o vergine scontrosa,
e ti vidi dormire.
Stavi lì, sul tuo letto, supina,
immobile e senza respiro,
finalmente domata.
Nulla d'angelico era in te che dormivi
senza sogni, senz'anima,
come dorme una rosa.
E un po' del tuo colore
se n'era andato.
Chiuso il volto, rappreso
in un sonno lontano
e gonfio d'occulto fermento,
lievitavi dormendo, come un tempo
nel grembo materno.
E io vidi, fanciulla,
il tuo sonno stupendo.

.-.-.-.-.-.-.
Gabbiani
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca