domenica 26 giugno 2011

Una vita di piccole cose

 "....tu non capisci che... nessuno capisce che quando una donna fa la scelta di sposarsi e avere dei figli, in un certo senso la sua vita comincia, ma, in un altro senso, si ferma. Ti costruisci una vita di piccole cose, e ti fermi, e resti, resti lì, solida, perché i tuoi figli possano andarsene... e quando se ne vanno si portano via la tua vita fatta di piccole cose e a quel punto dovresti ricominciare a vivere, ma... ma  non ti ricordi nemmeno più come si fa, perché è tanto tempo che nessuno ti chiede più niente, inclusa te stessa..."
Francesca (Meryl Streep) a Richard (Clint Eastwood)
 
 

In questi giorni ho (ri)visto I ponti di Madison County e mi sono (ri)commossa mentre (ri)guardavo la storia d''amore tra Richard e Francesca e alla fine mi sono chiesta se io, al posto di Francesca, avrei rinunciato come lei a mollare tutto, marito, figli, fattoria isolata,  e a seguire Richard, ovvero amore, avventura, vita nuova. Non sono riuscita a darmi una risposta, ma l'interrogativo ha scatenato una moltitudine di riflessioni.

Mi è tornato in mente una lettura di qualche tempo fa, il libro di Iaia Caputo Di cosa parlano le donne quando parlano d'amore, che, appunto, mediante esempi letterari e cinematografici sostiene la tesi di fondo che per le donne il grande amore fornisce un pretesto per evadere dalla vita ristretta e limitata che le regole sociale hanno loro imposto. E quanto è giusto rinunciare ad una parte di sé?


venerdì 24 giugno 2011

Stanotte dormirò anch'io

Notturno


Dormono le cime dei monti
E gli abissi del mare
E i promontori lontani
E le forre profonde
Dorme la stirpe degli animali
Che la terra nera nutre
E le belve feroci dei monti
E la stirpe delle api
E i mostri nei gorghi profondi

Del mare di viola
Dormono le stirpi degli uccelli
Dalle ali grandi
Stanotte dormirò
Stanotte dormirò anch’io



Alcmane (Sparta VIII sec. A.C.) 





Dorman e cimme di munti
E u fundu du ma"
E i prumuntoi luntan
E i precipizi

Dorme a stirpe de bestie
Ch'a taera neigra impe
E bestie feruxi di munti
E a famiggia de avie

E i mustri nt'i gurghi prufundi
Du ma" de viola
Dorman e stirpi di ouxelli
Dae ae grandi

Staneutte durmiò
Staneutte durmiò anche mi

domenica 12 giugno 2011

La filastrocca della domenica dei referendum

Bruno Tognolini

Filastrocca dell'acqua

Acqua fuggita dalla sorgente
Chiudo le dita e non stringo niente
Acqua canzone fatta di fresco
Voglio cantarti ma non ci riesco
Acqua leggera, vento da bere
Stai prigioniera nel mio bicchiere
Scivola in bocca , scivola in gola
Sei filastrocca ma senza parola
Scivola giù per gole segrete
Non c'è più acqua, ma non c'è più sete

Rima rimani, Salani 2002