sabato 30 aprile 2011

Perché scrivo

"Scrivo per entrare in contatto
entro in contatto per essere più felice

Scrivo per continuare a sviluppare una  vita più corale, con tutte le persone che sentono questo bisogno.
Come moltissimi altri, mi sono commosso nel leggere L'ultima Lezione del prof. Randy Pausch, che, con dieci metastasi al fegato e tre o sei mesi di vita, parlava ai suoi studenti di come esaudire i sogni dell'infanzia. Ecco, scrivo per dire che si possono compiere piccolissime azioni che possono portare a grandi cambiamenti... anche se fortunatamente non abbiamo avuto né si preannunciano diagnosi nefaste.
Scrivo per esprimere l'entusiasmo che mi prende ancora, quando parlo di certi miei sogni dell'infanzia e dei miei sogni di oggi, e della forza che mi viene nell'amplificarli, confrontandoli con quelli degli altri, degli amici.
Gli amici-di-sempre: quelli che sanno stare con te anche quando le cose vanno abbastanza bene, non quelli che ti-stanno-vicino-nei-momenti-difficili, e soltanto in quelli."


Bruno Contigiani, Vivere con lentezza.

domenica 17 aprile 2011

La poesia di una domenica di anti-casalinghitudine

Anne Sexton

CasalingaAnne Sexton

Certe donne sposano una casa.
Altra pelle, altro cuore
altra bocca, altro fegato
altra peristalsi.
Altre pareti:
incarnato stabilmente roseo.
Guarda come sta carponi tutto il giorno
a strofinar per fedeltà se stessa.
Gli uomini c’entrano per forza,
risucchiati come Giona
in questa madre ben in carne.
Una donna è sua madre.
Questo conta.