domenica 27 giugno 2010

La poesia della prima domenica d'estate

IL PLENILUNIO

Niente, non aspetto più niente da te, cielo,
Dovunque mi aggrappi cado con fragore
Dal tuo tetto d’aria colmo di conchiglie
Dal mazzo arrugginito delle tue stelle;
Una luna spropositata sorge in me
S’ingrossa minacciosa sui miei crinali
Sorgerà un plenilunio a frantumarmi.

Antonis Fostieris
Traduzione di Nicola Crocetti

mercoledì 23 giugno 2010

Pomigliano: non solo una questione di produttività

La Costituzione

Parte I - Diritti e doveri dei cittadini
Titolo III - Rapporti economici

Articolo 36

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

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La questione di Pomigliano è altamente pericolosa perché rappresenta almeno tre grandi rischi per la nostra società, come indica il sociologo Luciano Gallino in un articolo apparso oggi su La Repubblica, tra i quali, quello di "dare una robusta mano a coloro che intendono demolire la costituzione repubblicana. La proposta ventilata di modificare come nulla fosse l´art. 41 della suprema legge, perché a qualcuno dà fastidio che la legge determini i programmi e i controlli opportuni affinché l´attività economica possa essere indirizzata a fini sociali, come in fondo si dice in tutte le costituzioni, potrebbe venir liquidata come la dabbenaggine che è; ma se il lodo Pomigliano, chiamiamolo così, si affermasse lasciando intatte le sue licenze costituzionali, i nemici di quell´articolo ne trarrebbero un cospicuo vantaggio. Autorizzandoli pure a mettere in discussione, perché no, l´art. 36, secondo il quale il lavoratore ha diritto, nientemeno, a una retribuzione sufficiente in ogni caso ad assicurare a sé ed alla sua famiglia un´esistenza libera e dignitosa, oltre che proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. E magari altri articoli a seguire, in tutto il Titolo III che riguarda i rapporti economici."


sabato 19 giugno 2010

Money makes the world go 'round!

"Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro–verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.
Questo pianeta ha, o meglio aveva, un fondamentale problema: la maggior parte dei suoi abitanti era afflitta da una quasi costante infelicità. Per risolvere questa infelicità furono suggerite varie proposte, ma queste perlopiù concernevano lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che a essere infelici non erano i pezzetti di carta verde, ma gli abitanti del pianeta.
E così il problema restava inalterato: quasi tutti si sentivano tristi e infelici, perfino quelli che avevano gli orologi digitali"

Douglas Noel Adams, Guida galattica per gli autostoppisti 

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.


Alda Merini  (Terra d'Amore 2003)

lunedì 14 giugno 2010

I nuovi schiavi?

Giornata di riflessioni amare sull'accordo di Pomigliano

In realtà le mie riflessioni partono da lontano, nascono da più di un anno di esperienza diretta, in un'azienda che non è una fabbrica, ma una opulenta multinazionale di servizi finanziari, e che tuttavia si è affrettata a cavalcare la crisi e la globalizzazione per "spremere" le persone e togliere loro ogni dignità, nel tentativo sempre meno velato di trasformare tutti in macchine produttive senza anima, pensieri, sentimenti. E lo ha fatto anche in modo meschino, abbassando piano piano, ma inesorabilmente, la soglia della dignità umana, anche e soprattutto nelle piccole cose: via la pausa caffé, luci a tempo al bagno, censure a chi si ferma a salutare un collega più del dovuto, controlli maniacali sui tempi e le quantità dei "pezzi" lavorati, smembramenti di settori "troppo affiatati" con rimescolamento ad hoc delle persone affinché diminuiscano le possibilità di interazione  e rapporti umani. Le conseguenze: nessun aumento di produttività, in compenso quasi completo controllo delle persone, clima di paura e terrore, aumento delle problematiche psicologiche. Il tutto nel rispetto "formale" dei contratti di lavoro, svuotati nella sostanza da comportamenti indotti, tanto che spesso gli stessi lavoratori non reclamano più i propri diritti, perché li considerano "privilegi" sottoposti al capriccio aziendale.

Con questa esperienza, l'accordo di Pomigliano mi fa rabbrividire: si è usato il ricatto per togliere ai lavoratori le ultime armi di difesa, in un periodo e in un settore particolarmente difficili.
 
"È nella globalizzazione ormai senza veli che va inquadrato il caso Fiat. Se in Polonia, o in qualunque altro paese in sviluppo, un operaio produce tot vetture l´anno, per forza debbono produrne altrettante Pomigliano, o Mirafiori, o Melfi. È esattamente lo stesso ragionamento che in modo del tutto esplicito fanno ormai Renault e Volkswagen, Toyota e General Motors. Se in altri paesi i lavoratori accettano condizioni di lavoro durissime perché è sempre meglio che essere disoccupati, dicono in coro i costruttori, non si vede perché ciò non debba avvenire anche nel proprio paese. Non ci sono alternative. Per il momento purtroppo è vero. Tuttavia la mancanza di alternative non è caduta dal cielo. È stata costruita dalla politica, dalle leggi, dalle grandi società, dal sistema finanziario, in parte con strumenti scientifici, in parte per ottusità o avidità. Toccherebbe alla politica e alle leggi provare a ridisegnare un mondo in cui delle alternative esistono, per le persone non meno per le imprese."

mercoledì 9 giugno 2010

A scuola di fantasia!

Pubblicità progresso!

Segnalo con grande piacere che Caterina Comi,  una delle mie blogger preferite, terrà un interessante laboratorio il 26 luglio 2010 alle ore 10:30 al Fiuggi Family Festival:

A scuola di fantasia!

Insegniamo a mamma e papà ad inventarci tante storie
Laboratorio di fantasia per genitori con i loro bambini fino a 10 anni con Caterina Comi, scrittrice e psicologa. Dopo aver inventato insieme alcune storie i bambini disegnano i personaggi inventati mentre i genitori possono riflettere insieme e fare domande. Alcune storie verranno trascritte e pubblicate nel blog storieperfarelecose.wordpress.com

La stagione degli amori?

Giornataccia di una settimanaccia: torno a casa dal lavoro stanca, snervata e piena di pessimismo, oltremodo scocciata perché devo andare di corsa al supermercato a fare la spesa per una allestire una qualche cena che non ho nessuna voglia di preparare.....Mentre mi trascino stancamente, su un marciapiede schifosamente imbrattato di sporcizia, alzo lo sguardo e, davanti a me, due giovani irradiano amore: si guardano negli occhi, si sorridono, si abbracciano, si baciano..... mi viene istintivamente da sorridere con superiorità: vabbe', sono giovani, ancora ci credono.... 
Mentre sto per entrare nel supermercato, la coppia  davanti a me, formata da un uomo attempato e da un'africana non più giovanissima, senza dirsi una parola si abbraccia di scatto e si bacia a lungo....
Faccio la spesa di corsa, mi precipito in cassa, dove c'è una discreta coda di gente impaziente, e la coppia di mezz'età davanti a me, per ingannare l'attesa, si bacia senza pudore; a questo punto tutte le persone in fila si lasciano coinvolgere dalla sensazione di benessere che i due emanano e anche i più impazienti si mettono a chiacchierare con il vicino, una donna addirittura insiste affinché la signora  anziana dopo di lei, che ha acquistato un gelato, paghi prima di lei per evitare che il gelato si sciolga...... 
Sono convinta che oggi nell'aria c'è qualcosa di speciale!



Maria Attanasio
Quale Amore
Amore di chiodi e legno
amore di piedi veloci ed occhi languidi
amore di cenere e vento
amore di ali e sassi
di occhi azzurri nel verde delle mie vene
ai polsi
amore guarito dal dolore
amore medicamentoso
amore dato mendicato
perso e ritrovato
amore di muscoli e cervello
amore perdonato
amore di Maggio
amore di poeta
amore d'amante
amore sconosciuto
amore messo al bando
amore mangiato e bevuto
fumato fino all'alba
sotto stelle decise a cadere
solo per noi.
Amore
quale amore mi consumerà
fino alla fine
salendo e scendendo con me scale
e arpeggi e memoria. 

martedì 8 giugno 2010

Struggimento

In questo inizio di estate mi sento particolarmente stanca, demotivata e malinconica. Con questo stato d'animo non posso che incappare in un video come questo, che racconta di un amore assoluto di una figlia per il padre, del dolore della separazione e della nostalgia interminabile (che bello, però!):





Edit: visto il grande successo di questo video, a questo punto mi sento in dovere di ringraziare l'amica che me lo ha fatto conoscere.

lunedì 7 giugno 2010

Il rimpianto di non amare più

Non entra nel mio cerchio
il turbine sabbioso dell'incontro
il pulviscolo pazzo e infiammato
la latitudine degli occhi personali
la conta improvvisata dell'ingaggio.
Quest'anno avrei voluto un altro maggio. 

Patrizia Cavalli 

Il privilegio di non amare più



Diana Navarro, Imaginando

Imaginando, que tú estuvieras
Aquí a mi lado, aquí a mi vera
Imaginando, que tú me dieras
Todas las cosas que yo te pidiera.
Te pediría que me dieras para mí una primavera,
Con una noche cargaita de estrellas,
Y el privilegio de ser yo quien más te quiera.
Rey mío y dios mío si quisieras.
Imaginando, que tú estuvieras
Aquí a mi lado, aquí a mi vera.
Imaginando, que tú estuvieras
Aquí a mi lado, aquí a mi vera.
Imaginando, que yo estuviera
A tu lado si tú quisieras.
Imaginando...